sabato 30 novembre 2013

Chi sono i NATIVI DIGITALI?


Sono tutte quelle persone che sono cresciute con le tecnologie digitali in mano, come i computer, Internet, telefoni cellulari e cosi via.
I nativi digitali nascono parallelamente alla diffusione di massa dei PC a interfaccia grafica nel 1985 e dei sistemi operativi a finestre nel 1996. 
I piccoli di oggi crescono in una società multischermo, considerando le tecnologie come un elemento naturale, non provando nessun disagio nel manipolarle e interagire con esse, anzi riescono a maneggiare queste tecnologie con disinvoltura. 
Arrivati a ciò si può pensare che stia cambiando il modo di pensare delle nuove generazioni. Secondo voi è così? Qual'è il vostro parere su questo argomento? http://www.ilsussidiario.net/Speciali/Nativi-digitali/

venerdì 22 novembre 2013

_ La SIAE _


La Società Italiana degli Autori ed Editori è un ente pubblico a base associativa, che serve a fare da tramite tra gli autori dell’opera e i suoi utilizzatori. 
  • Concede licenze e autorizzazioni per lo sfruttamento economico di opere, per conto e nell'interesse degli aventi diritto
  • Percepisce i proventi derivanti dalle licenze/autorizzazioni
  • Ripartisce i proventi tra gli aventi diritto.
Quindi registrare un’opera presso la SIAE significa delegare l’ente a sfruttarla o diffonderla, richiedendo e percependo eventuale introiti da dare a voi. 

Attenzione però: registrare un’opera alla SIAE significa non poterla poi distribuire liberamente. 
_ Creative Commons e SIAE sono incompatibili _

Diritti Morali e.. Diritti Patrimoniali


Quali sono i diritti morali?
  • il diritto alla paternità --> rivendicare la propria qualità di autore dell’opera;
  • il diritto all’integrità --> opporsi a qualsiasi modifica dell’opera che possa danneggiare la reputazione dell’autore;
  • il diritto di pubblicazione --> decidere se pubblicare o meno l’opera.


E i diritti patrimoniali? 

  • diritto di riproduzione --> effettuare la moltiplicazione in copie dell’opera con qualsiasi mezzo;
  • diritto di esecuzione, rappresentazione, recitazione o lettura pubblica dell'opera --> presentare l’ opera al pubblico nelle varie forme di comunicazione sopra specificate;
  • diritto di diffusione --> effettuare la diffusione dell’opera a distanza (mediante radio, televisione, via satellite o via cavo, su reti telematiche, ecc.);
  • diritto di distribuzione --> porre in commercio l’opera;
  • diritto di elaborazione --> apportare modifiche all’opera originale , trasformarla, adattarla e ridurla.

    TUTTI QUESTI DIRITTI PERMETTONO ALL'AUTORE DI AUTORIZZARE O MENO L'UTILIZZO DELLA SUA OPERA E TRARNE I BENEFICI ECONOMICI


Il Diritto d'Autore

La legge speciale 22 aprile 1941, n. 633 istituisce la tutela delle opere dell’ingegno di carattere creativo, che appartengano alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro, al cinema. Questa tutela consiste in una serie di diritti morali a tutela della personalità dell'autore, e diritti esclusivi di utilizzazione economica dell'opera, che nel loro complesso costituiscono il "diritto d'autore".

giovedì 21 novembre 2013

Qualche notizia in più sulle Licenze CC

Come anticipato nel post precedente, esistono 6 diverse tipologie di licenze Creative Commons che si avvalgono dei seguenti termini-chiave, associati di volta in volta per fronteggiare alle diverse esigenze di utilizzo degli autori e degli utenti:
- “Attribuzione”: l’utente è tenuto ad attribuire la paternità dell’opera nel modo indicato dall’autore stesso;
- “Non opere derivate”: l’opera non può essere alterata o modificata dall’utente in nessun modo, né utilizzata per crearne una simile;
- “Non commerciale”: l’opera non può essere sfruttata dall’utente per fini strettamente commerciali;
- “Condividi allo stesso modo”: qualora l’autore non abbia deciso di tutelare l’opera attraverso la prescrizione “non opere derivate”, l’opera sviluppata attraverso la modifica, può circolare solo per il tramite di una licenza equivalente a quella originaria.
Occorre, inoltre, chiarire che le licenze Creative Commons possono essere applicate tanto alle opere diffuse on-line (come ad esempio i siti-web, i blog, gli e-book e via dicendo) quanto a quelle che circolano off-line, ove però è consigliabile, per un miglior utilizzo, indicare l’URL della licenza.

Le licenze Creative Commons sono idealmente strutturate in due parti: la prima parte indica le libertà concesse dall’autore per la propria opera; la seconda, invece, espone le condizioni di utilizzo dell’opera stessa.

Le libertà




Libertà di copiare, distribuire o trasmettere l’opera.


Libertà di riadattare l’opera.

Le condizioni di utilizzo dell’opera:

Simbolo SiglaCondizioneDescrizione
Creative Commons Attribution new iconBY     Attribuzione
Attribution
Permette che altri copino, distribuiscano, mostrino ed eseguano copie dell’opera e dei lavori derivati da questa a patto che vengano mantenute le indicazioni di chi è l’autore dell’opera.
Creative Commons Noncommercial iconNCNon commerciale
NonCommercial
Permette che altri copino, distribuiscano, mostrino ed eseguano copie dell’opera e dei lavori derivati da questa solo per scopi non commerciali.
Creative Commons No Derivative Works iconNDNon opere derivate
No Derivative Works
Permette che altri copino, distribuiscano, mostrino ed eseguano soltanto copie identiche dell’opera; non sono ammesse opere derivate.
Creative Commons Share Alike iconSACondividi allo stesso modo
Share Alike
Permette che altri distribuiscano lavori derivati dall’opera solo con una licenza identica o compatibile con quella concessa con l’opera originale.


Creative Commons _ il copyright nell'era digitale

Creative commons è un' associazione non-profit che venne creata nel 2001 dal professor Lawrence Lessing, della facoltà di giurisprudenza di Standford.
Le Creative Commons sono delle licenze di diritto d'autore che permettono ai creatori di scegliere e comunicare quali diritti riservarsi e a quali diritti rinunciare, a beneficio dei destinatari; inoltre permettono la tutela, la salvaguardia delle proprie creazioni e la facoltà di essere condivise e riutilizzate in base a termini flessibili e giuridicamente corretti. Sono un modo per condividere le proprie opere e consentirne alcuni utilizzi gratuitamente, con il totale consenso degli autori, rendendo esplicite (in maniera semplice) le condizioni di utilizzo delle proprie opere.
Creative Commons offre un nucleo di sei licenze di copyright  per artisti, giornalisti, docenti, istituzioni e, in genere, creatori che desiderino condividere in maniera ampia le proprie opere secondo il modello "alcuni diritti riservati".